La campagna di Kamala Harris affronta problemi finanziari: timori per i pagamenti ai dipendenti
STATI UNITI – I dipendenti della campagna elettorale dell’ex candidata democratica Kamala Harris temono di non ricevere i pagamenti dovuti, in seguito a informazioni su una possibile debolezza finanziaria legata a una presunta debito di 20 milioni di dollari. Questi fondi sarebbero stati destinati a concerti organizzati in stati chiave durante la corsa per la presidenza, come riportato dal New York Post.
La causa del disavanzo: i concerti del 4 novembre
Il 4 novembre, infatti, si sono tenuti eventi musicali in sette stati indecisi degli Stati Uniti, dove si sono esibiti nomi del calibro di Katy Perry, Lady Gaga, Christina Aguilera e Jon Bon Jovi. Questi concerti, pur avendo avuto una certa risonanza mediatica, hanno avuto un impatto devastante sulla situazione finanziaria della campagna di Harris. A detta di alcuni membri del team elettorale, la spesa per l’organizzazione di questi eventi ha messo a rischio il pagamento di personale e fornitori.
Una fonte interna ha rivelato che per i concerti sono stati impiegati “enormi team di supporto”, con numerose persone coinvolte nelle varie città. In alcune di esse, si contavano fino a 60 membri per ogni evento. La preoccupazione ora riguarda principalmente i fornitori e i rimborsi per le spese. “Siamo preoccupati che i fornitori possano arrabbiarsi se i pagamenti non arrivano presto”, ha dichiarato un informatore.
La situazione finanziaria della campagna di Harris
Nonostante la raccolta fondi abbondante, con la campagna di Harris che ha superato il miliardo di dollari fino al 16 ottobre, ci sono stati dei problemi nella gestione delle risorse. Secondo i dati della Commissione Federale Elettorale (FEC), la campagna ufficiale di Harris ha raccolto oltre 1.000 milioni di dollari, ma ha già speso circa 900 milioni. Durante lo stesso periodo, la campagna di Donald Trump ha raccolto 388 milioni e ha speso 345 milioni. Nonostante ciò, la campagna di Harris disponeva ancora di 118 milioni di dollari in contante, a fronte dei 36,2 milioni di Trump.
Secondo alcune fonti, l’uso dei fondi per eventi come i concerti del 4 novembre potrebbe essere considerato un “vero maluso di fondi”, che avrebbero potuto essere meglio impiegati in altre attività, come campagne pubblicitarie mirate a promuovere le politiche economiche della candidata, specialmente in un contesto di crescente preoccupazione per l’inflazione e per le alte tasse d’interesse.
Mentre la campagna continua a navigare in acque finanziarie turbolente, i timori di un disavanzo potrebbero compromettere ulteriormente la sua stabilità economica, mettendo sotto pressione il team di Kamala Harris e i suoi alleati.