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RC Auto, Federcarrozzieri: a rischio chiusura 20mile carrozzerie

I cambiamenti condivisi al Ddl Concorrenza che, riguardo alla Rc auto, assicurano correttezza nelle pratiche assicurative e vantaggi economici per gli assicurati, rischiano di essere respinti al Senato, mettendo a rischio 20mila imprese nel settore delle riparazioni di auto e 100mila posti di lavoro. Questa denuncia viene fatta oggi da Federcarrozzieri, l’associazione delle carrozzerie italiane, che ricorda come mercoledì 18 ottobre la IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura si riunirà al Senato per esaminare il Ddl Concorrenza.

In relazione alla legge sulla concorrenza, sono stati presentati cambiamenti condivisi riguardanti il settore delle riparazioni di auto – spiega Federcarrozzieri – Gli emendamenti, tutti simili tra di loro, sono stati proposti da membri di tutta la maggioranza, oltre che dal M5S e Italia Viva, e sono volti a vietare la pratica illegale delle compagnie di assicurazioni di inserire nei contratti Rc Auto clausole che costringono gli assicurati a rivolgersi per le riparazioni a carrozzerie indicate dalle stesse compagnie assicuratrici e a seguire politiche liquidative al ribasso, non considerando i costi aziendali delle carrozzerie. Questo obbliga le carrozzerie a eseguire riparazioni sempre più superficiali e a basso costo, con conseguenze anche sulla sicurezza stradale.

Gli emendamenti in questione integrano semplicemente il Codice delle Assicurazioni per rendere effettivo ciò che è già stato introdotto nel 2017 dalla Legge Concorrenza, che prevede per i danneggiati il “diritto all’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte presso il riparatore di fiducia”. Purtroppo, questa norma non è stata ancora applicata perché le compagnie di assicurazioni hanno introdotto clausole che limitano o escludono il risarcimento per chi non si rivolge al riparatore convenzionato con la compagnia – denuncia Federcarrozzieri.

Queste clausole sono ormai presenti in tutte le polizze e, se non vengono bloccate, finiranno per distruggere un intero settore produttivo, costringendo 20mila imprese artigiane a chiudere e lasciando senza lavoro 100mila lavoratori, poiché ai riparatori indipendenti viene impedito l’accesso a una parte significativa del mercato, mentre vengono imposte condizioni di lavoro economicamente inaccettabili ai riparatori convenzionati tramite l’abuso della dipendenza economica, poiché è la compagnia che invia i clienti ai riparatori convenzionati che decide le condizioni di lavoro.

Per questi motivi, oggi Federcarrozzieri rivolge un appello al Premier Giorgia Meloni e a tutti i partiti di maggioranza e opposizione, affinché gli emendamenti condivisi al ddl concorrenza in discussione al Senato riguardo alle assicurazioni non vengano respinti, garantendo così il diritto degli utenti di scegliere il proprio riparatore di fiducia a prezzi equi e la sopravvivenza delle 20mila imprese del settore che rischiano la chiusura.

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