Limiti di velocità nelle città: Codacons sfida Ministero dei Trasporti al Tar del Lazio

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Il Ministero dei Trasporti ha annunciato una direttiva che limita la libertà dei sindaci riguardo alla velocità massima delle auto nelle città. Il Codacons, un’associazione di consumatori, afferma che porterà la questione al Tar del Lazio, il tribunale amministrativo, per ottenere l’annullamento delle misure annunciate dal Ministro Salvini.

Secondo il Codacons, la direttiva del Ministero dei Trasporti riguardo ai limiti di velocità è sbagliata in tutti gli aspetti ed è un provvedimento ingiustificato, anomalo e sproporzionato. Ritiene che sia un’azione meramente ideologica che va contro la priorità di garantire la sicurezza stradale e la protezione dei cittadini.

L’associazione afferma che sempre più città in Europa stanno adottando un limite massimo di velocità di 30 km/h nelle aree urbane, ottenendo benefici significativi sia in termini di incidenti stradali che di emissioni inquinanti, con un miglioramento evidente della qualità dell’aria.

Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro Salvini, il limite di velocità di 30 km/h non si applica a tutto il territorio comunale, ma solo ad aree sensibili individuate dai sindaci, che hanno il potere di intervenire in materia nel rispetto del Codice della strada. Inoltre, il Codacons sostiene che il limite di velocità di 30 km/h non mette a rischio nessun diritto degli automobilisti né viola principi costituzionali. Al contrario, limita solo la possibilità di mettere a rischio la vita dei pedoni o dei ciclisti attraverso una guida eccessivamente veloce.

Per questi motivi, il Codacons annuncia che presenterà un ricorso al Tar del Lazio contro qualsiasi direttiva del Ministero dei Trasporti che impedisca ai sindaci di limitare la velocità delle auto nelle città. Inoltre, chiederà al ministero un risarcimento danni di 500 mila euro per un atto illegittimo, da versare al fondo vittime della strada.