
Migliorare la durata della batteria del proprio smartphone Android è da sempre una priorità per milioni di utenti.
In questo contesto, un’operazione semplice e immediata, spesso sottovalutata, può fare la differenza: un solo clic nelle impostazioni può prolungare significativamente la durata del device. Scopriamo come.
Chi utilizza un dispositivo con sistema operativo Android sa bene che tra i fattori più critici per la qualità d’uso c’è la batteria. Nonostante i progressi tecnologici, la domanda di energia da parte delle app, del display e delle comunicazioni wireless mette a dura prova l’autonomia dei telefoni.
Una delle soluzioni più efficaci, ma spesso ignorata, è l’attivazione della modalità scura (Dark Mode). Questa funzione, ormai disponibile di default su quasi tutti i dispositivi Android aggiornati all’ultima versione 16.0.0, sfrutta una caratteristica dei moderni schermi OLED: il nero assoluto spegne i pixel, riducendo drasticamente il consumo energetico.
Per attivare la modalità notte basta:
- Aprire le impostazioni del telefono.
- Scorrere fino alla sezione dedicata al display.
- Attivare l’interruttore della modalità scura.
In molti smartphone, la modalità può essere programmata per attivarsi automaticamente al tramonto o in orari specifici, ottimizzando così il risparmio batteria senza richiedere interventi manuali continui.
Le app più diffuse, scaricabili dal Google Play Store, sono ormai quasi tutte compatibili con la modalità scura, garantendo così un risparmio energetico significativo su ogni utilizzo quotidiano.
Studi recenti confermano che l’uso della modalità scura su device con schermo OLED può aggiungere diverse decine di punti percentuale in più alla durata della batteria, un vantaggio concreto per chi usa molto lo smartphone.
Altri accorgimenti per migliorare l’efficienza energetica
Oltre alla modalità scura, esistono altre strategie efficaci per prolungare l’autonomia del proprio telefono Android.
Un primo accorgimento è l’attivazione della modalità risparmio energetico, una funzione studiata per limitare le attività in background e ridurre il consumo delle componenti hardware. Attivando questa modalità, il telefono limita la potenza del processore e riduce la luminosità dello schermo, oltre a sospendere alcune sincronizzazioni.
Un altro elemento che incide notevolmente sull’autonomia è il rilevamento della posizione in tempo reale. Questa funzione, che consente ad app come mappe o servizi di localizzazione di funzionare anche quando non sono attivamente utilizzate, consuma energia in background. Se non strettamente necessario, è consigliabile disattivarla temporaneamente tramite il pannello delle notifiche o nelle impostazioni di sistema.
Infine, la sincronizzazione automatica dei dati in background può essere una fonte di consumo non trascurabile. Mentre è molto utile per aggiornare email, social network e altre app, può essere disattivata per risparmiare batteria, a patto di essere pronti a rinunciare a notifiche e aggiornamenti in tempo reale. Questa opzione si trova nelle impostazioni degli account o delle singole applicazioni.

Il sistema operativo Android, sviluppato da Google e basato su kernel Linux, rappresenta oggi la piattaforma mobile più diffusa al mondo, con una quota di mercato superiore al 70% nel settore smartphone. La sua evoluzione continua, con aggiornamenti regolari che migliorano prestazioni, sicurezza e funzionalità.
L’attuale versione 16.0.0, rilasciata il 10 giugno 2025, integra numerose novità volte a ottimizzare il consumo energetico, tra cui una gestione più intelligente delle risorse in background e un’interfaccia utente migliorata per l’uso della modalità scura.
Android supporta diverse architetture hardware e permette aggiornamenti OTA (over-the-air), semplificando la vita degli utenti che possono aggiornare il sistema senza collegare il dispositivo a un computer. La licenza Apache 2.0 garantisce la libertà di utilizzo e modifica del codice sorgente, elemento che ha favorito una vasta comunità di sviluppatori e produttori.
Da quando è stato acquisito da Google nel 2005, Android ha rivoluzionato il mondo della telefonia mobile, con dispositivi sempre più potenti e funzionali. La storia del sistema operativo è costellata da numerose versioni, spesso denominate con nomi di dolci, fino alla recente scelta di nomi più neutri o legati a dolci tipici italiani come “Tiramisu” per la versione 13.