Il mercato del Bitcoin (BTC) ha attraversato un periodo di lateralizzazione durato tre mesi dopo aver raggiunto il suo massimo storico di 73700 dollari a marzo. Attualmente, il prezzo si attesta intorno ai 64800 dollari, mostrando variazioni significative ma senza nuovi picchi.
Mentre il NASDAQ continua a segnare nuovi massimi storici, evidenziando la forza delle aziende tecnologiche, il Bitcoin mostra un comportamento diverso. Negli ultimi due settimane, non è stata riscontrata una correlazione significativa tra i due asset, nonostante entrambi siano considerati attivi ad alto rischio.
Gli analisti più importanti hanno sollevato la domanda sul perché il BTC non stia cercando nuovi massimi storici come il NASDAQ. Secondo loro, tre fattori principali influenzano il prezzo del BTC:
Si evidenzia che i minatori stanno esercitando una pressione significativa sul mercato del Bitcoin. A seguito del halving, la ricompensa per blocco è stata dimezzata, portando i minatori a guadagnare meno BTC per il loro lavoro. Questo ha aumentato la necessità di vendere una parte delle loro riserve di BTC per coprire i costi operativi, come l’elettricità e il mantenimento.
Vari grafici mostrano un aumento delle vendite dei minatori a partire da maggio, evidenziando un trend di capitulazione tra i minatori che vendono più BTC di quanti ne producano. Questo fenomeno non è nuovo, già osservato dopo il halving del 2020.
Gli ETF di Bitcoin negli Stati Uniti hanno subito una significativa uscita di capitale, interrompendo una serie di quattro settimane di flussi positivi. Dopo la riunione del FOMC, dove è stata mantenuta una politica monetaria più restrittiva del previsto, gli investitori hanno ridotto la loro esposizione agli strumenti finanziari basati su Bitcoin e criptovalute.
Questo fenomeno ha portato a uscite nette dai principali ETF, tra cui FBTC di Fidelity e ARKB di 21Shares. Solo BITB di Bitwise ha registrato entrate nette, indicando una cautela crescente tra gli investitori nei confronti delle criptovalute.
Le recenti sviluppi legali attorno a Do Kwon, fondatore di Terraform Labs, potrebbero aver contribuito alla volatilità dei prezzi del Bitcoin. Terraform Labs è stato coinvolto in un caso con la SEC che ha portato a una multa significativa, stimata in milioni di dollari e potenzialmente influenzando il mercato attraverso la vendita di una parte dei BTC posseduti.
L’incertezza attorno a Terraform Labs e alle sue operazioni passate ha aggiunto pressione aggiuntiva al mercato del Bitcoin, potenzialmente influenzando la fiducia degli investitori e la percezione di rischio associata alle criptovalute.
In conclusione, il mercato del Bitcoin si trova in una fase critica di valutazione, influenzato da diversi fattori macroeconomici e legali. Mentre i minatori continuano a vendere per coprire i costi operativi, gli ETF mostrano segnali misti di interesse degli investitori.
Il caso di Do Kwon aggiunge ulteriore incertezza, riflettendo l’interconnessione complessa tra sviluppi legali e mercato delle criptovalute. Gli investitori devono prestare attenzione ai segnali provenienti da questi settori per comprendere meglio il futuro del Bitcoin e la sua volatilità a breve e lungo termine.
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