Ai livelli attuali, l’aumento del prezzo dei carburanti rappresenta un costo di 14,7 miliardi di euro per gli italiani in termini di spese extra, tra costi diretti e indiretti. Il Codacons ha condotto uno studio per comprendere come l’incremento dei prezzi della benzina e del gasolio influisca sulle famiglie.
A partire da maggio, i prezzi dei carburanti in Italia hanno subito un aumento costante, tanto che oggi la benzina ha registrato un aumento del 10,5% rispetto ai prezzi medi di quattro mesi fa, mentre il gasolio è aumentato addirittura del 16,6%. Ciò significa che, da quando i prezzi alla pompa hanno iniziato a salire, un pieno di benzina costa agli automobilisti 9,5 euro in più, pari a una spesa annuale aggiuntiva di 228 euro per famiglia, supponendo due pieni al mese per automobile. Per un pieno di gasolio, la spesa annuale aggiuntiva raggiunge quota 13,7 euro, ossia 329 euro all’anno per famiglia.
In Italia, secondo gli ultimi dati di Unrae, circolano 39.272.000 autovetture, in media 1,5 automobili per famiglia residente. Tenendo conto della benzina e del gasolio, con i prezzi attuali le famiglie italiane spendono complessivamente 10.777.950.000 di euro in più all’anno solo per i rifornimenti di carburante presso i distributori. Per le casse statali, questo significa un guadagno aggiuntivo di circa 5,6 miliardi di euro all’anno in termini di IVA e accise, considerando che paghiamo il 54,5% di tasse su ogni litro di benzina e il 50,1% su ogni litro di gasolio.
Tuttavia, gli aumenti dei prezzi dei carburanti non si riflettono solo sulla pompa, ma hanno effetti diretti sui prezzi dei prodotti trasportati, che rappresentano l’88% delle merci vendute in Italia, con un impatto fino al 0,6% sui prezzi finali dei beni venduti nei negozi e nei supermercati. Questo si traduce in una spesa aggiuntiva di oltre 3,9 miliardi di euro all’anno per le famiglie italiane.
Considerando i costi diretti e indiretti, e tenendo conto dei prezzi attuali alla pompa, gli italiani devono affrontare una spesa aggiuntiva di 14,7 miliardi di euro all’anno a causa del caro-carburanti, un conto che potrebbe aumentare ulteriormente se i prezzi della benzina e del gasolio continuassero a salire.
Di fronte a questi dati, il bonus benzina di 80 euro che il governo intende riconoscere a 1,3 milioni di famiglie appare insignificante. È un aiuto di soli 104 milioni di euro che rappresenta appena lo 0,7% del peso che gli italiani stanno sopportando a causa dell’aumento dei carburanti. È un bonus inutile e immorale, considerando che lo Stato sta registrando incassi record grazie al caro-benzina, e ha ora i mezzi e le risorse per intervenire sulle accise, ottenendo un effetto calmante non solo sui prezzi alla pompa, ma anche sui prezzi di tutti i prodotti venduti in Italia.
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