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Natale: aumentano i prestiti per finanziare i regali

NATALE 2014 – Con una disoccupazione al 13% sempre più italiani sono costretti a ricorrere ad un prestito per poter affrontare il natale con serenità. Tra regali, cenoni e altre spese sono sempre di più le famiglie che si recano in banca o dalla finanziaria per poter avere la liquidità necessaria a far fronte a queste maggiori spese.

Nonostante si preveda un natale all’insegna dell’austerità, infatti, Dicembre resta un mese in cui si spende molto e non sempre si ha la possibilità di affrontare questo periodo contando solo sul proprio reddito. Tra le finalità più gettonate spiccano quelle per finanziare l’acquisto di prodotti tecnologici (tv, smartphone, ecc.) che ricoprono mediamente il 15-18% delle richieste di prestito.

Da segnalare, anche, un aumento delle richieste di finanziamenti per liquidità. Questa soluzione è sempre più gettonata dalle famiglie italiane perchè permette di poter gestire in autonomia la somma richiesta utilizzandola per far fronte alle diverse spese che si incontrano nel periodo natalizio.

Da segnalare anche un aumento dei prestiti veloci, particolari finanziamenti la cui erogazione avviene, generalmente, a massimo 2 giorni dalla richiesta effettuata presso la banca o la finanziaria. Questi prodotti sono sempre più gettonati proprio per questa versatilità che li contraddistingue e che li rende particolarmente adatti per far fronte a spese improvvise.

Ma cosa occorre per poter richiedere un prestito per finanziare l’acquisto dei regali di natale e far si che la banca non ci rifiuti la pratica?

Per prima cosa occorre un documento d’identità valido (carta d’identità, Passaporto o le vecchie patenti di guida), il codice fiscale e la busta paga, il cud o un altro documento che attesti la propria capacità reddituale. Spesso, poi, molti istituti di credito sono soliti richiedere un estratto conto bancario aggiornato agli ultimi 6 mesi.

Per far si che la banca non rifiuti la pratica è necessario che il soggetto richiedente non sia segnalato presso la centrale rischi come cattivo pagatore o sia protestato. In questo caso l’istituto di credito valuterà il cliente come “ad alto rischio” e con buona provabilità non erogherà il finanziamento richiesto.

Federico Redazione News

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