Perché Coldiretti ha detto che c’è allarme per Caro Cibo in Italia?
Coldiretti lancia l'allarme per il caro cibo in Italia a causa dell'aumento dei costi di produzione e degli eventi climatici estremi. I prezzi alimentari sono aumentati del 11,2% e mettono a rischio le aziende agricole e le tasche dei consumatori.
Coldiretti ha dichiarato che c’è un allarme per il caro cibo in Italia perché ci sono diversi fattori che stanno influenzando i prezzi degli alimenti. Questi includono l’aumento dei costi di produzione, come ad esempio i prezzi dell’energia e dei carburanti, l’aumento dei costi dei fertilizzanti e dei mangimi per gli animali, e l’incremento dei costi per il trasporto e la logistica.
Inoltre, eventi climatici estremi come le gelate tardive e le siccità hanno colpito la produzione agricola, riducendo l’offerta di prodotti alimentari e contribuendo all’aumento dei prezzi. Coldiretti ha sottolineato che questo aumento dei costi sta mettendo a rischio la sostenibilità economica delle aziende agricole italiane e sta incidendo pesantemente sulle tasche dei consumatori.
Nello specifico, Coldiretti ha evidenziato che gli italiani hanno speso quasi 4 miliardi di euro per alimentarsi, ma a causa dei prezzi elevati hanno dovuto ridurre le quantità acquistate. Questa è l’analisi di Coldiretti dopo i dati sull’inflazione di giugno: secondo l’Istat, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 11,2%, mentre l’inflazione media è scesa al 6,4%. In particolare, il prezzo dello zucchero è aumentato del 46,6% (con l’80% proveniente dall’estero), quello del riso del 32,4% e si sono persi quasi 8.000 ettari di coltivazioni.
Inoltre, oltre 3,1 milioni di persone hanno dovuto richiedere assistenza alle mense per i poveri e sono state distribuite 92.000 tonnellate di generi alimentari negli ultimi 12 mesi.