Uno studio del 2023 condotto dal Pacific Northwest National Laboratory (PNNL) ha sollevato preoccupazioni sul legame tra esercizio fisico intenso e sistema immunitario. Analizzando il fluido corporeo di vigili del fuoco dopo un’attività estenuante, i ricercatori hanno evidenziato possibili impatti negativi sulla salute.
Il campione dello studio comprendeva 11 vigili del fuoco che hanno affrontato un esercizio fisico intenso di 45 minuti, trasportando fino a 20 chilogrammi di attrezzature su terreni collinari. I ricercatori hanno analizzato plasma sanguigno, urina e saliva prima e dopo l’attività fisica per valutare le reazioni del corpo.
I risultati, pubblicati su Military Medical Research, hanno rivelato una diminuzione delle molecole infiammatorie, accompagnata da un aumento dell’opiorfina, un dilatatore dei vasi sanguigni. Tuttavia, non è chiaro se questi cambiamenti siano indicatori di soppressione immunitaria o di una reazione adattativa del corpo all’esercizio fisico intenso.
Sebbene il campione limitato e l’esclusione delle donne rendano necessarie ulteriori ricerche, lo studio suggerisce una possibile correlazione tra esercizio fisico intenso e rischio di infezioni respiratorie. Questi risultati sollevano importanti questioni sulla salute dei lavoratori ad alta intensità e dei professionisti dell’emergenza, evidenziando l’importanza di una gestione equilibrata dell’attività fisica per il benessere complessivo.