Auto Usate: Volkswagen non teme il “dieselgate”, neanche su Internet

Il “dieselgate” non appanna la solidità Volkswagen. Le auto usate di Wolfburg regine del web: forte crescita di richieste nel 2015 (+11,3%) e la Golf si conferma la più ricercata in assoluto anche a gennaio. Secondo i dati resi noti dal sito leader...




Il “dieselgate” non appanna la solidità Volkswagen. Le auto usate di Wolfburg regine del web: forte crescita di richieste nel 2015 (+11,3%) e la Golf si conferma la più ricercata in assoluto anche a gennaio. Secondo i dati resi noti dal sito leader in Italia e in Europa per la compravendita di veicoli usati online, le auto del gruppo tedesco continuano a essere fra le più ricercate registrando forti incrementi anche nell’anno appena chiuso. Non si arresta la corsa al rialzo dell’usato: l’AGPI a gennaio ha sfiorato i 14mila euro.

Il “dieselgate”? Questo sconosciuto. Lo scandalo che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen non ha intaccato la fiducia che gli italiani ripongono in uno degli emblemi dell’affidabilità made in Germany. A confermarloAutoScout24, il sito leader in Italia e in Europa per la compravendita di veicoli online con oltre due milioni e mezzo di annunci, che ha passato in rassegna la propria banca dati evidenziando nel corso del 2015 un incremento delle ricerche di auto usate appartenenti all’azienda tedesca dell’11,3% rispetto al 2014.

Un aumento che ha contraddistinto i tre principali marchi appartenenti alla galassia Volkswagen.

L’entry level Skoda è risultata la prima della classe con un incremento delle ricerche del 13,50% mentre Audi ha messo a segno un +11,42%, e Volkswagen un +10,33%.

Interessante notare come anche i singoli modelli abbiano registrato un aumento di interesse da parte dei potenziali clienti rispetto ai dodici mesi precedenti. Partendo dal marchio principale, Volkswagen, la Golf rimane l’auto più ricercata in assoluto e registra un aumento del 9,54%, seguita dalla Passat, cresciuta del 15,86%, e dalla Polo con un boom di ricerche del 18,98%.

Passando alla Skoda, si nota un incremento record della Fabia, che ha registrato un +25% delle ricerche rispetto al 2014, seguita dalla Yeti (11,97%) e dall’Octavia (che rimane comunque la più ricercata in assoluto di casa Skoda) con un incremento del 10,05%.

Il marchio di livello medio-alto, Audi, piazza in cima alla classifica dei modelli più ricercati il cavallo di battaglia A4 (+3,62%), seguita dalla compatta A3 (+11,04%), e dalla berlina di grandi dimensioni A6 (+6,50%).

“Questi numeri – ha dichiarato Maila Maniero, B2B Marketing Manager di AutoScout24 – sono la conferma che nel mercato dell’automotive quello che conta in primo luogo è la qualità del prodotto. Lo scandalo delle emissioni sembra essere stato derubricato dai potenziali clienti nello stesso ambito della scarsa precisione di alcune rilevazioni, come quelle relative al consumo di carburante, nella pratica da sempre molto distanti rispetto ai dati di omologazione”.

Una tendenza, questa della tenuta dell’usato del gruppo, confermata anche dai dati di vendita del nuovo che parlano di performance di tutto rispetto in Europa e nel nostro Paese in particolare. Secondo quanto riportato dall’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri (Unrae), la casa di Wolfsburg, ovvero la sola Volkswagen, nel 2015, ha registrato in Italia un aumento delle vendite di veicoli nuovi del 20,18% portando la sua quota di mercato dal 7,48 al 7,65%, seconda dietro la Fiat. Ma è l’intero gruppo che continua a crescere nel Bel Paese, se si pensa che le vendite di tutti i marchi sono aumentate complessivamente del 16,41% rispetto al 2014.

E come se non bastasse anche il 2016 si apre all’insegna della supremazia di una vettura del gruppo. La Golf, infatti, secondo le rilevazioni di gennaio è risultata l’auto più ricercata su AutoScout24, seguita dalla Bmw Serie 3 e da un’altra produzione de gigante tedesco, l’Audi A3. Intanto continua il trend rialzista dell’Agpi, ovvero dell’indice che misura il costo medio di tutte le inserzioni presenti (oltre 415mila). A gennaio ha raggiunto i 13.780 euro con un incremento dello 0,4%.



Scritto da: · Data aggiornamento: 16 Febbraio 2016

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