Sigaretta elettronica: un’indagine dell’antitrust in Francia rivela “molte anomalie”

La direzione generale della concorrenza, consumo e repressione delle frodi (DGCCRF) avrebbe scoperto “molte anomalie” sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, secondo i risultati dei test pubblicati martedì. Nel 2014 la campagna di...




Sigaretta elettronica: un'indagine dell’antitrust in Francia rivela "molte anomalie".

La direzione generale della concorrenza, consumo e repressione delle frodi (DGCCRF) avrebbe scoperto “molte anomalie” sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, secondo i risultati dei test pubblicati martedì. Nel 2014 la campagna di audit effettuata dall’antitrust transalpina avrebbe rivelato la non conformità del 90% dei liquidi raccolti e di quasi tutte le ricariche, secondo un comunicato stampa della stessa DGCCRF.

Per quanto riguarda le ricariche liquide, questi test hanno indicato “molte anomalie dell’etichettatura” così come “prodotti non conformi e/o pericolosi”. Sono state 110 le analisi chimiche sui liquidi e come detto, la DGCCRF avrebbe scoperto che il 90% dei prodotti nono son conformi: “l’etichetta non corrisponde alla composizione del prodotto analizzato”, come per esempio la presenza o il tasso di nicotina.

Inoltre, il 6% di questi prodotti sono stati ritenuti «pericolosi» per motivi di mancanza di un’etichettatura di pericolo o di mancanza di chiusura per la sicurezza dei bambini. Per i caricatori, sono stati testati 14 modelli, “13 sono stati dichiarati non conformi, mentre 9 addirittura pericolosi a causa del rischio di scosse elettriche legate alla mancanza di isolamento”, ha aggiunto la DGCCRF.

Queste gravi carenze hanno consentito in Francia “più di 1300 sequestri di prodotti” pericolosi e “più di 56000 ritiri o richiami dal commercio”. Allo stesso tempo sono state effettuate numerose procedure contenziose. La DGCCRF ha dichiarato di essere “in costante contatto con i professionisti del settore (produttori, importatori, distributori, Tabaccherie, ecc.) affinché rispettino maggiormente le normative”. Ed ha annunciato che “continuerà le indagini volte a controllare questo settore di attività”.

Si tratta, quindi, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di una delle prime e più significative attività di controllo istituzionale in Europa sulla delicata questione della commercializzazione delle sigarette elettroniche che, com’è noto, resta un settore merceologico che ha presentato e che presenta degli aspetti deficitari anche per ciò che concerne gli interrogativi sugli effetti a medio e lungo termine sulla salute dei consumatori. Ovviamente, auspichiamo che anche le autorità italiane ed europee si prodighino in verifiche analoghe per sciogliere ogni possibile riserva sui rischi per gli utilizzatori.



Scritto da: · Data aggiornamento: 30 Settembre 2015

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