Incredibile la notizia diffusa ieri. L’ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha pagato grosse somme di denaro alla mafia siciliana per proteggere la sua famiglia da ogni sequestro possibile tra il 1970 e il 1980. Lo ha riferito la Corte di Cassazione che ha chiamato in causa Silvio Berlusconi in una lettera dove spiega perché ha annullato la condanna per frode e riciclaggio di denaro contro Marcello Dell’Utri, consigliere di Berlusconi quando era al governo. Secondo questo atto, l’ex primo ministro era vittima dell’estorsione.
Vittorio Mangano, un mafioso siciliano che è stato condannato per omicidio, viveva con la famiglia Berlusconi a Milano negli anni ’70. Nel 2008, l’ex primo ministro ha detto che Mangano accompagnava i figli a scuola. Ma il procuratore di Palermo Salvatore Borsellino – ucciso da un’autobomba dalla mafia nel 1992 – descriveva Mangano come il leader siciliano di Cosa Nostra nel nord Italia.
Marcello Dell’Utri, oggi senatore del Partito del Popolo della Libertà dello stesso Berlusconi, è stato condannato a sette anni di reclusione dal tribunale di Palermo, ma la Corte di Cassazione ha revocato la sentenza sostenendo che l’accusa non ha dimostrato del tutto la colpa dell’imputato.
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