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Bonus/Malus RC Auto: le critiche alle proposte di riforma e l’aumento delle Tariffe

Riforma del sistema Bonus/Malus per l’Rc auto: le reazioni delle associazioni e l’aumento delle tariffe

Il sistema del bonus/malus per l’Rc auto è al centro di un ampio dibattito in Italia, con molteplici attori che esprimono opinioni contrastanti sulla sua effettiva efficacia e sulla proposta di riforma avanzata dall’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). L’argomento si intreccia con una preoccupante crescita delle tariffe assicurative, che continua a colpire milioni di automobilisti italiani, aggravando una situazione già complessa nel settore.

Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, ha recentemente commentato la richiesta dell’Ivass di riformare il sistema bonus/malus, evidenziando come l’abolizione di tale sistema possa portare a un maggiore arbitrio da parte delle compagnie assicurative nella determinazione delle tariffe. Un rischio che, secondo l’associazione, potrebbe far lievitare ulteriormente i premi per gli automobilisti.

La proposta di Ivass e il rischio di un arbitrio delle compagnie

La richiesta dell’Ivass di riformare il sistema bonus/malus per l’Rc auto si inserisce in un contesto di continue polemiche riguardanti le pratiche del settore. Il sistema attuale, che premia i conducenti virtuosi con sconti e penalizza i trasgressori con aumenti, non è più ritenuto efficace, tanto che il 90% degli automobilisti si trova nella prima classe di merito. Questo ha portato a una richiesta di revisione, ma secondo Federcarrozzieri, l’abolizione del bonus-malus potrebbe spingere verso un sistema totalmente arbitrario, con le compagnie che potrebbero avere maggiore libertà nella determinazione delle tariffe.

Il presidente dell’associazione, Davide Galli, ha sottolineato che la proposta di introdurre meccanismi basati sulla scatola nera per determinare il profilo di rischio dei conducenti non è la soluzione giusta. La scatola nera, infatti, sarebbe contraria all’idea di favorire la mobilità tra le compagnie, una possibilità che sarebbe invece un passo importante per abbattere i costi delle polizze. Galli ha anche suggerito di introdurre misure come la portabilità delle polizze, simili a quanto avviene nel settore della telefonia, per consentire agli automobilisti di cambiare facilmente compagnia senza dover affrontare costi aggiuntivi.

Aumento delle tariffe Rc auto: l’impatto sui consumatori

Nel frattempo, i dati diffusi dall’Ivass e dal Codacons rivelano che le tariffe Rc auto sono in continuo aumento. A ottobre 2024, i premi assicurativi sono aumentati del 7,2% su base annua, portando il costo medio della polizza a 416 euro. Rispetto a gennaio 2022, quando il premio medio era di 353 euro, l’incremento è pari al 17,8%, con un aumento di 63 euro per assicurato. Questo rincaro ha avuto un impatto significativo sugli automobilisti italiani, con un esborso complessivo che, a causa del numero elevato di auto assicurate, ha comportato una spesa aggiuntiva di oltre 2 miliardi di euro nell’ultimo biennio.

Secondo il Codacons, questa crescita delle tariffe non è giustificata da miglioramenti nel servizio offerto dalle compagnie assicurative. L’associazione sottolinea come la concorrenza tra le assicurazioni sia insufficiente e come l’oligopolio nel settore continui a mantenere alti i prezzi, a discapito degli automobilisti. La proposta di redistribuire gli utili delle compagnie, avanzata dall’Ivass, non convince nemmeno Assoutenti, che critica la tardività e l’efficacia della misura, suggerendo invece che gli utili accumulati dalle assicurazioni negli ultimi dieci anni dovrebbero essere redistribuiti direttamente agli automobilisti.

Le proposte di Assoutenti per un mercato più equo

Secondo Assoutenti, la vera priorità per il settore Rc auto dovrebbe essere una riforma strutturale che favorisca la concorrenza e riduca il potere delle grandi compagnie. La proposta di riformare il sistema bonus/malus, che non tiene conto delle reali difficoltà degli automobilisti, non è sufficiente a migliorare la situazione. L’associazione chiede una maggiore trasparenza del mercato, l’eliminazione delle clausole vessatorie nei contratti, e un’azione concreta per incentivare l’ingresso di operatori esteri che possano rompere l’oligopolio esistente.

Inoltre, Assoutenti evidenzia la necessità di rivedere il ruolo dell’Ivass, proponendo la creazione di un organismo di vigilanza autonomo che non sia influenzato dal sistema assicurativo o dalla Banca d’Italia. La proposta di redistribuire gli utili delle assicurazioni agli automobilisti è stata giudicata insufficiente se non accompagnata da un’azione di trasparenza e da una vera volontà di modificare il sistema.

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