Nella prima prova della maturità 2025, una delle tracce di attualità ha reso omaggio alla figura di Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia, attraverso un testo significativo dal titolo “I giovani, la mia speranza”, pubblicato su Epoca nel 1992.
Un gesto che ha profondamente commosso i figli del magistrato, Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, che hanno voluto esprimere pubblicamente la loro gratitudine in una dichiarazione.
«Apprendiamo con commozione – dichiarano Lucia, Manfredi e Fiammetta – che tra le tracce dell’Esame di Stato di quest’anno vi è un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani. Egli nutriva una enorme speranza nelle nuove generazioni, e abbiamo sempre pensato che il senso dei suoi sforzi fosse fondato su una visione alta di cambiamento e progresso civile per la nostra società».
I figli del magistrato assassinato il 19 luglio 1992 in via D’Amelio a Palermo ricordano una delle frasi più emblematiche del padre:
«Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo».
«In queste parole – sottolineano – è racchiusa tutta la speranza che nostro padre riponeva nella forza morale delle coscienze, nel ruolo determinante delle giovani generazioni nel costruire un futuro libero dalla cultura mafiosa. È un messaggio che oggi, a distanza di oltre trent’anni, continua a parlare ai ragazzi e a ispirare l’impegno civile».
«Resta in noi – proseguono – la consapevolezza che attraverso il riconoscimento odierno e questo tributo pubblico, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il cammino è ancora lungo, ma crediamo sia stata imboccata la strada giusta».
Infine, Lucia, Manfredi e Fiammetta hanno voluto rivolgere un ringraziamento a tutto il mondo della scuola italiana:
«Ci sia consentito di ringraziare ogni scuola di ogni ordine e grado per il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentatré anni, e che siamo certi proseguirà con nuovo entusiasmo, anche alla luce del tributo ricevuto oggi».
La presenza di una traccia sulla figura di Paolo Borsellino all’Esame di Maturità non rappresenta solo un omaggio al suo impegno e alla sua memoria, ma anche un invito a riflettere sul significato profondo della giustizia, della memoria collettiva e del ruolo attivo dei cittadini, soprattutto dei più giovani, nella costruzione di una società libera dalle mafie.
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