Una nuova sentenza cambia tutto - notiziefresche.info
Una nuova sentenza della Corte di Cassazione promette di cambiare per sempre il panorama delle spese di separazione.
Un colpo di scena scuote il mondo delle famiglie separate, non tutte le spese sostenute per i figli maggiorenni devono essere automaticamente suddivise tra genitori. Una sentenza recente potrebbe cambiare radicalmente la gestione economica di percorsi di vita e di formazione dei figli che vivono la separazione dei genitori.
In particolare si parla delle cosiddette spese straordinarie, ovvero tutte quelle spese che escono dal semplice mantenimento dei figli, come spesa e vestiario. La sentenza della CdC, ha dato alcune precisazioni riguardo la validità di queste spese straordinarie e sui limiti concessi ai genitori separati.
Il nodo la definizione stessa di spese straordinarie, distinte dagli esborsi ordinari, prevedibili e costanti, considerate come prevedibili e rilevanti, richiedendo un vaglio giudiziario. Le prime possono essere eseguite direttamente, le seconde necessitano di verifica sull’adeguatezza e sulla proporzione rispetto alle condizioni economiche del genitore.
La sentenza chiarisce ora che le spese universitarie e quelle per studenti fuori sede rientrano tra le spese straordinarie prevedibili, sono considerate “routinario-eccezionali”. Al contrario, le spese successive alla laurea non sono automaticamente equiparabili a quelle universitarie, aprendo nuovi scenari per i genitori che rifiutano di pagare.
Un dettaglio fondamentale riguarda la documentazione, la mancanza di contratti di locazione ha impedito di giustificare alcuni bonifici come canoni di affitto legittimi. Il giudice ha inoltre considerato i pagamenti già effettuati e la complessità della materia, ribadendo quanto sia cruciale conservare ricevute, contratti e prove di spesa.
La decisione rappresenta un precedente importante per genitori separati, evidenzia che non basta sostenere una spesa rilevante per pretendere automaticamente il rimborso dall’altro genitore. Ogni richiesta deve essere documentata, proporzionata e rientrare nella tipologia prevista, la distinzione tra formazione universitaria e post-lauream diventa così la chiave di lettura
Questa sentenza illumina un aspetto spesso sottovalutato della separazione, il diritto a rifiutare spese straordinarie non previste originariamente può essere esercitato senza timore di contenziosi. Per le famiglie italiane, diventa essenziale conoscere la differenza tra costi ordinari, straordinari e post-universitari e pianificare accuratamente ogni richiesta di contributo economico ai coniugi.
Il caso dimostra che la tempistica, la natura della spesa e la documentazione possono fare la differenza tra riconoscimento e annullamento delle pretese. Per chi gestisce figli maggiorenni, la nuova linea giurisprudenziale offre uno strumento di tutela economica concreto, capace di evitare esborsi ingiustificati e di chiarire finalmente le regole delle richieste.
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