Le cartelle esattoriali prive di adeguata motivazione sono nulle. La Cassazione rigetta il ricorso di Equitalia e conferma la sentenza della Commissione Regionale Tributaria di Lecce che aveva statuito questo principio. Riceviamo e pubblichiamo.
Le cartelle esattoriali prive di adeguata motivazione sono nulle. A ribadirlo l’ordinanza della sesta sezione civile della Corte di Cassazione n. 374 depositata il 13 gennaio 2015. Con la decisione in questione, gli ermellini hanno rigettato i motivi esposti dall’Agenzia delle Entrate e da Equitalia ha confermato le precedenti sentenze di primo e secondo grado delle commissioni tribunali provinciali e regionali di Lecce che, in accoglimento delle eccezioni sollevate dal contribuente rappresentato e difeso in tutti i gradi di giudizio dall’avvocato Maurizio Villani, avevano annullato cartelle esattoriali prive di adeguata motivazione. Il principio esposto dai giudici tributari e confermato dalla Suprema Corte di Cassazione, secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, è importante perché tutti i contribuenti potranno impugnare le cartelle esattoriali prive di motivazione e difficili da interpretare.
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