Nazione

Italia Nostra e la chiusura di alcune scuole superiori a Caserta e in provincia

Italia Nostra non può tacere sulla chiusura di alcune scuole superiori a Caserta e in provincia. La pseudoriforma delle Province, che avrebbe dovuto ridisegnare il quadro delle competenze tra i vari livelli di governo, si è di fatto concretizzata unicamente nel taglio dei fondi delle province che mantengono competenze che di fatto non possono esercitare.
La situazione è particolarmente grave a Caserta, dove, a seguito del dissesto dell’ente, le scuole (ma anche le strade) stanno pagando la costante mancanza di manutenzione del patrimonio pubblico a vantaggio spesso di una politica di grandi interventi.

E’ una grave sconfitta di tutti i cittadini del Paese, non solo di quelli che risiedono in questo territorio. La scuola è un presidio di cultura, di cittadinanza, di formazione della persona umana e quando i cittadini devono scegliere tra il diritto all’istruzione e il diritto alla sicurezza, c’è qualcosa che non funziona in tutto il paese.
Italia Nostra, fin dalla sua nascita (1955), ha riconosciuto la necessità di salvaguardare il patrimonio culturale della nazione entrando subito in contatto con il mondo della scuola, che è il luogo dove si formano i nuovi cittadini e le fondamenta della civile convivenza.

Negli ultimi anni tale collaborazione si è concretizzata con il progetto educativo e il concorso scolastico che si chiama “Le pietre e i cittadini” per sottolineare lo stretto legame tra le città, i monumenti, i musei e i paesaggi con l’azione educativa intesa come cittadinanza attiva.
Anche quest’anno, come gli anni passati, tra i vincitori ci sono scuole della provincia di Caserta: nella sezione Il viaggio tra cultura e sostenibilità ha vinto l’I.T.E.T. “Federico II”, Capua (CE) – classe 3° A tur con l’Elaborato: Viaggio in treno da S. Maria C.V. a Piedimonte Matese.
Ma mentre l’istituzione scolastica, composta da dirigenti, insegnanti, studenti è solida come una roccia e può sostenere le sfide di una società complessa, la scuola “materiale” si sta sbriciolando. Da tempo si discute della fatiscenza, dell’inadeguatezza igienico-sanitaria, dell’inagibilità statica e di una opportuna e seria messa in sicurezza di un gran numero di edifici scolastici, e negli anni passati giovani studenti sono addirittura morti sotto le macerie delle loro scuole.

A poche ore dalla conclusione (14 maggio u.s.) delle manifestazioni per San Rufo di Casolla e di S. Pietro ad Montes nell’ambito della Prima giornata nazionale dei beni comuni che Italia Nostra ha promosso in tutta Italia, è importante segnalare la validità della cosiddetta LISTA ROSSA: la campagna di segnalazione dei beni culturali in degrado. Già dalla sua attivazione (avvenuta dopo il 6 novembre 2010 quando a Pompei avvenne il primo grave crollo) Maria Rosaria Iacono (referente nazionale per il Settore di Educazione al Patrimonio Culturale) propose a tutte le sezioni dell’Associazione di segnalare anche gli edifici scolastici fatiscenti (patrimonio comune da tutelare), beni in grave pericolo, che evidenziano un’emergenza ignorata. Il presidente Pignataro invita tutti i cittadini più attivi e solerti ad assumere le vesti di “Sentinelle del patrimonio comune” e segnalare i beni a rischio sul territorio di pertinenza (in primis scuole e monumenti).

Le scuole vanno salvaguardate come e più dei monumenti, essendo il primo luogo per trasmettere /fare cultura ed educare alla bellezza.

Arch. Giancarlo Pignataro, presidente Italia Nostra sezione di Caserta “Antonella Franzese”.

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