La Cassazione ha stabilito che una compagnia aerea dovrà risarcire i passeggeri bloccati in un hotel in Russia per 24 ore a causa della mancata coincidenza del loro volo aereo Mosca-Bologna. La compagnia aveva negato il risarcimento, ma ora dovrà pagare danni patrimoniali e non patrimoniali ai passeggeri che non potevano lasciare le loro camere d’albergo e mangiare solo con un cestino per la colazione.
L’ordinanza della Cassazione ha stabilito che la compagnia ha violato il diritto costituzionale alla libertà di circolazione e ha inflitto una condanna definitiva al vettore aereo di pagare un risarcimento di 616 euro a ciascun passeggero. La convenzione di Montreal non si applica poiché non è stata ratificata dalla Russia, ma la convenzione di Varsavia del 1929 ha stabilito che il vettore è responsabile del trattenimento forzato dei passeggeri.
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