Benzina, da agosto l’obbligo del cartellone sui prezzi

Assoutenti e Codacons denunciano i costi nascosti nella filiera dei carburanti che arricchiscono le compagnie petrolifere, sottolineando l'importanza della trasparenza.




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Assoutenti esprime il proprio favore per l’obbligo di mostrare i prezzi medi ai gestori degli impianti di distribuzione di carburante, ma sottolinea che il vero problema dei costi dei carburanti risiede nella filiera precedente alla vendita ai distributori. Secondo il presidente Furio Truzzi, durante questa fase si accumulano aumenti di prezzo ingiustificati che generano profitti extra per le compagnie petrolifere e gli intermediari, aumentando il costo per i distributori senza chiarezza. Si auspica quindi una maggiore trasparenza su come variano i costi dei carburanti durante i diversi passaggi della filiera.

Trasparenza assente nella filiera dei carburanti: i costi nascosti che arricchiscono le compagnie petrolifere

Tutto ciò che agevola la chiarezza e la semplificazione nella comunicazione dei costi ai clienti è positivo, ma l’attenzione dovrebbe essere focalizzata sulle speculazioni che avvengono prima che i carburanti arrivino ai distributori. Questo è quanto afferma Assoutenti, commentando la decisione del Tar riguardo all’obbligo per i gestori degli impianti di distribuzione di carburante di mostrare i prezzi medi, che entrerà in vigore il prossimo 1° agosto.

“È giusto garantire trasparenza ai cittadini, ma il vero problema dei costi dei carburanti si inserisce nella fase che va dall’acquisto del petrolio alla sua raffinazione e alla vendita di benzina e gasolio alla pompa”, spiega il presidente Furio Truzzi. “Durante questi passaggi, si accumulano aumenti di prezzo ingiustificati che generano enormi profitti extra per le compagnie petrolifere e gli intermediari, incrementando il costo per i distributori, senza che ci sia alcuna chiarezza al riguardo. Sarebbe interessante capire come variano i costi dei carburanti durante i diversi passaggi della filiera e chi effettivamente si arricchisce a spese dei consumatori quando i prezzi alla pompa non seguono l’andamento del petrolio”, conclude Truzzi.

Codacons, aumenti dei prezzi dei carburanti: un avviso per gli automobilisti italiani

Il Codacons lancia un avviso sui costi dei carburanti che stanno aumentando in vista delle vacanze estive degli italiani. I prezzi della benzina e del gasolio sono tornati ai livelli di un anno fa, ma sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ciò porterà a un aumento di spesa di oltre 11 euro a pieno e una stangata di 800 milioni di euro per i cittadini che si sposteranno in auto durante l’estate.

I prezzi della benzina alla vigilia delle vacanze estive: un’impennata preoccupante

È un avviso severo sui soggiorni degli italiani che decideranno di spostarsi in automobile per raggiungere le località di vacanza. Questo viene affermato dal Codacons, commentando gli aumenti dei prezzi dei carburanti su tutta la rete.

“Come costantemente accade ogni anno, quando gli italiani partono per le vacanze estive, i listini della benzina e del gasolio aumentano rapidamente”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Oggi i prezzi della benzina sono tornati ai livelli di un anno fa, ma raggiungono punte di 2,2 euro in autostrada, portando il costo di un pieno a toccare i 110 euro”.

Spesa extra per il carburante: una situazione grave per gli automobilisti in partenza

“Inoltre, se confrontiamo lo stesso periodo del 2021, scopriamo che la benzina e il gasolio costano oggi circa il 14% in più, con un aumento di spesa di oltre 11 euro a pieno. Considerando che milioni di cittadini si sposteranno in auto nelle prossime settimane e dovranno affrontare i rifornimenti per l’esodo e il ritorno, la spesa extra per il carburante rispetto a due anni fa raggiungerà la considerevole cifra di 800 milioni di euro”, conclude Rienzi.



Scritto da: · Data aggiornamento: 28 Luglio 2023

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