Con l’arrivo del decreto sull’omologazione degli autovelox, recentemente inviato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) a Bruxelles per l’approvazione dell’Unione Europea, il Codacons solleva una questione fondamentale sulla validità degli apparecchi di rilevamento automatico della velocità non conformi. Secondo l’associazione dei consumatori, le nuove disposizioni confermano che i dispositivi che non rispettano gli standard previsti dalla legge devono essere spenti e non possono essere utilizzati per sanzionare gli automobilisti. Una situazione che potrebbe portare a una raffica di ricorsi da parte dei cittadini e generare notevoli costi per i Comuni.
Il decreto recentemente elaborato dal MIT si pone l’obiettivo di regolamentare in modo rigoroso l’omologazione degli autovelox, stabilendo specifici parametri tecnici e operativi che devono essere rispettati affinché gli apparecchi possano essere utilizzati legittimamente. Il Codacons sottolinea che tale normativa conferma ancora una volta la necessità di garantire che tutti gli strumenti di rilevamento siano conformi agli standard di qualità e sicurezza previsti.
L’associazione dei consumatori fa notare che la violazione dei limiti di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali, e pertanto, è necessario combatterla con strumenti efficaci. Tuttavia, come afferma il Codacons, sebbene la sicurezza stradale debba essere una priorità, gli enti locali non possono applicare sanzioni utilizzando autovelox non omologati o che non rispondano ai requisiti stabiliti dalla legge, come recentemente sancito dalla Corte di Cassazione.
Con l’introduzione delle nuove regole, il decreto del MIT prevede che tutti gli autovelox non omologati siano disattivati dai Comuni, fino a quando non verrà completato l’iter per ottenere la regolare omologazione. In caso contrario, qualsiasi sanzione elevata tramite dispositivi non omologati sarà considerata nulla, con la possibilità che Prefetti e Giudici di pace dichiarino invalide le multe. Questo scenario potrebbe generare una vera e propria “valanga di ricorsi” da parte degli automobilisti, con inevitabili conseguenze legali e costi enormi per le casse comunali.
Il Codacons avverte che questa situazione potrebbe comportare una gestione complessa delle risorse pubbliche, con possibili ricadute sulle amministrazioni locali che rischiano di veder aumentare significativamente le spese legali. In un contesto di crescenti tensioni sulle politiche di sicurezza stradale, l’associazione sollecita una maggiore attenzione nella gestione degli autovelox, affinché siano sempre rispettati i criteri di omologazione necessari per evitare problematiche legali.
Concludendo, il Codacons ribadisce che la sicurezza stradale deve essere garantita, ma sempre nel pieno rispetto delle normative. Gli autovelox non conformi sono una fonte di conflitto tra cittadini e amministrazioni locali e potrebbero portare a un aumento esponenziale dei ricorsi legali, danneggiando ulteriormente le finanze pubbliche. Pertanto, è fondamentale che gli enti locali adottino misure per evitare l’uso di dispositivi non omologati, per evitare ulteriori contenziosi legali e danni economici alle amministrazioni.
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