Sembra uno scherzo di carnevale, ma anche a Lecce sarebbero stati notati alcuni vigili urbani fare multe e controlli muniti di tablet. Insomma, un salto nell’era digitale che però non è previsto dal Codice della Strada o dal relativo regolamento attuativo o altre norme che merita un pubblico chiarimento da parte del Comando di Polizia Municipale. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell’ennesima prova che l’amministrazione comunale leccese sia interessata più a balzelli o ai lauti proventi rivenienti dalle migliaia di verbali che ogni anno vengono contestati, che al controllo del traffico e alla sicurezza stradale cui dovrebbe essere demandata l’attività delle polizie municipali, cui invece viene sottratto prezioso tempo per il solo costante accertamento di eventuali infrazioni spesso con modalità non ortodosse o addirittura non previste dalla legge.
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