Fare proprio un pensiero, sintetizzarlo, elaborarlo in forme più semplici e condividerlo è sempre stata un’esigenza sin dagli albori della storia dell’umanità. L’arte della parafrasi, o meglio, la tecnica di esporre con parole proprie e in forma diversa dall’originale, testi e contenuti precedentemente scritti da altri autori, ha origini lontane e si può affermare che è nata con la letteratura se non prima ancora, con l’arte orale di tramandare un racconto. Senza l’arte del parafrasare non conosceremo autori classici come Dante e Petrarca per ricordarne alcuni e gran parte delle conoscenze attuali non sarebbero giunte sino alla nostra epoca.
Per la legislazione italiana, ogni articolo pubblicato e/o commercializzato, deve essere unico nel suo genere per non incorrere nel reato di plagio, ai sensi della legge 33 del 1941 e della successiva normativa in materia di copyright; ciò non toglie che un articolo possa trattare contenuti già trattati da altri autori ed affermare gli stessi principi o giungere alle stesse conclusioni senza per questo arrivare a configurare i reati suesposti.
Tuttavia può anche accadere che un autore citi volutamente frasi precedentemente utilizzate in articoli scritti da altri, menzionandone la fonte, questa prassi nella maggior parte dei casi, non lede alcun diritto, se ne viene citato l’autore. La prerogativa per non incorrere nella configurazione del reato di plagio resta comunque quella dell’elaborazione di un testo scritto di proprio pugno e in maniera del tutto originale.
Riscrivere o copiare un testo precedentemente scritto da un altro autore, come abbiamo già scritto, può configurare il reato di plagio, è comunque possibile rendere più semplice e divulgare un pensiero che si condivide, con un testo del tutto originale e del quale si gode la piena proprietà.
La tecnica della parafrasi se usata in modo corretto, può aiutare a trasmettere il significato e il contenuto che si intende divulgare, senza incorrere nel plagio, per la riproduzione, tante volte anche del tutto accidentale, di frasi già pubblicate in articoli inerenti la stessa materia.
Nell’era digitale, accade con molta facilità, soprattutto con l’uso di frasi fatte, che gli algoritmi di google individuino delle frasi come plagio, depenalizzando l’articolo e posizionandolo in coda nel motore di ricerca. Per ovviare a questi inconvenienti, nello stesso mondo digitale sono già presenti diversi programmi che fungono da ausilio al corretto utilizzo della parafrasi.
La tecnica della parafrasi se usata in modo adeguato, può aiutare a trasmettere il significato e il contenuto che si intende divulgare, senza incorrere nel plagio, per la riproduzione, tante volte anche del tutto accidentale, di frasi già pubblicate in articoli inerenti la stessa materia.
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