Massiccio attacco hacker in Turchia. Un gruppo di hacker è riuscito a forzare, lunedì sera, l’accesso a una banca dati che raccoglie informazioni di 50 milioni di cittadini turchi. La serie di tabelle, che nel frattempo sarebbe stata pubblicata su un server all’estero, è stata concepita per la fornitura, da parte dello Stato, di svariati servizi pubblici, oltre che per la gestione dell’imposizione fiscale e per la preparazione delle liste elettorali. I dati rubati, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono quelli relativi alle informazioni sul profilo dei cittadini, comprese quelle sui loro bambini che si potrebbero sfruttare per furti di identità e altre violazioni. L’autenticità dell’archivio non è al momento confermata dalle autorità di Ankara.
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