La recente decisione della Corte Suprema ha nuovamente sollevato interrogativi sull’uso indiscriminato degli autovelox per il controllo della velocità. L’alto tribunale ha evidenziato la necessità che la taratura di tali strumenti risalga all’anno precedente all’infrazione per garantire la validità delle sanzioni. Tuttavia, se il guidatore contesta l’affidabilità del rilevatore elettronico di velocità, spetta all’autorità dimostrare che lo strumento è omologato e sottoposto a regolari controlli periodici.
Secondo quanto stabilito dalla sentenza 113/15 della Corte costituzionale, la misurazione della velocità tramite dispositivi elettronici può avere valore probatorio solo se si attesta il corretto funzionamento degli strumenti. Pertanto, è fondamentale che l’autorità competente assicuri sia la taratura dell’apparecchio che i controlli periodici. La recente pronuncia della Corte Suprema ha sottolineato l’errore commesso dal Tribunale nel porre sull’imputato l’onere di dimostrare il malfunzionamento dell’autovelox senza verificare adeguatamente l’installazione corretta dell’apparecchio e la validità del certificato di taratura.
Nella sua decisione, la Corte Suprema ha annullato un verbale di accertamento perché il modello di autovelox utilizzato non era stato sottoposto a taratura annuale, come richiesto dal decreto ministeriale del 16/05/2005 n. 1123. Inoltre, il dispositivo incriminato non aveva subito verifiche di funzionalità e taratura da oltre due anni rispetto alla data dell’infrazione. Queste ordinanze evidenziano l’importanza della corretta applicazione delle normative vigenti e la necessità di garantire la sicurezza stradale e il rispetto dei diritti dei conducenti.
In conclusione, la recente pronuncia della Corte Suprema solleva importanti questioni sull’uso degli autovelox e sulla validità delle sanzioni emesse. È essenziale che le autorità competenti rispettino rigorosamente le normative in materia di taratura e controllo periodico degli strumenti di rilevazione della velocità. Solo garantendo la conformità ai requisiti stabiliti sarà possibile assicurare la giustizia e la correttezza dei controlli stradali, preservando al contempo la sicurezza degli automobilisti e il rispetto dei loro diritti legali.
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