Cozze vive (Mytilus galloprovincialis) contaminate dal virus dell’epatite A, e finite sui banchi italiani e austriaci. A denunciarlo è la stessa Italia con la comunicazione 2020.3435 del 26 agosto alle autorità sanitarie dell’Unione europea, tramite il Rasff, il sistema di allerta rapido dell’Unione europea.
Non sono stati comunicati i lotti delle cozze vive contaminate prodotte in Italia e distribuite per la vendita anche in Austria, ma il ritiro riguarda non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati.
L’invito è quello di prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive prive di etichettatura, anche se il ritiro dice “prodotto (presumibilmente) non più sul mercato”. Quel “presumibilmente” evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” spinge ad avere una certa precauzione. E anche quando sono etichettate ricordatevi di mangiare le cozze ben cotte evitando il consumo di prodotti crudi.
WhatsApp ha recentemente introdotto un’importante novità per la gestione della privacy e della sicurezza degli…
Bancoposta e Postepay bersaglio dei truffatori che svuotano il conto in un attimo. Ecco come…
Questa modifica rende lo stendino tradizionale in una vera e propria asciugatrice a consumo zero:…
Achille Lauro è uno dei cantanti più amati d’Italia: non tutti sanno che è figlio…
Vestiti che mantengono un odore sgradevole di sudore anche dopo diversi lavaggi in lavatrice rappresentano…
WhatsApp introduce una simpatica novità conosciuta come “modalità canarino”, una funzionalità che sta attirando l’attenzione…