A causa del gran caldo, il consumo di acqua potabile è schizzato alle stelle e se non ci saranno nuove precipitazioni i problemi di erogazione potrebbero interessare diversi comuni italiani. Per il momento da Nord a Sud, solo Bassano, Brescia, Grosseto, Grottaferrata, Locri, Orvieto e la zona della Valle del Luio hanno dovuto chiedere ai propri concittadini di aprire i rubinetti con parsimonia.
Per tutto il mese di luglio e fino alla fine di agosto, è vietato l’utilizzo dell’acqua prelevata dagli acquedotti comunali per l’innaffiamento di orti e giardini, il riempimento di piscine ad uso privato, il lavaggio di automezzi e di spazi esterni e per ogni altro uso estraneo alle norme del contratto di erogazione per le forniture ad uso domestico. Si vuole far capire alla gente che certi sprechi si possono evitare.
I sindaci hanno deciso di razionare il prelievo dell’acqua, a causa del gran caldo che potrebbe determinare un aumento dei consumi d’acqua tale da provocare la progressiva riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento idrico. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che l’acqua è una risorsa comune e non illimitata e va usata con parsimonia evitando inutili sprechi.
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