Il recente successo nel test di un’arma futuristica da parte dell’Esercito britannico potrebbe rivoluzionare il panorama bellico mondiale. Si tratta di un laser ad alta potenza, capace di abbattere oggetti in volo, come dimostrato con successo nel recente test su un drone.
Il concetto di un’arma a laser evoca immediatamente immagini di fantascienza, simili alla mitica “Stella della Morte” di Guerre Stellari o ai vari cannoni a raggi presenti in numerosi film futuristici. Tuttavia, quello che era un sogno lontano sembra ora vicino alla realtà con il recente test condotto nel Regno Unito.
L’arma in questione è il risultato del programma LDEW (Laser Directed Energy Weapon) sviluppato dal Defence Science and Technology Laboratory (Dstl) in collaborazione con la compagnia statunitense Raytheon. Questo progetto mira a fornire alle truppe britanniche un vantaggio operativo significativo sul campo di battaglia.
Il test di successo è avvenuto presso le strutture di Porton Down, Wiltshire, dove l’arma è stata montata su un veicolo militare per dimostrarne l’efficacia. Gli ufficiali del Ministero della Difesa hanno accolto con entusiasmo questo sviluppo, descrivendolo come “rivoluzionario” e auspicando che possa rappresentare una soluzione più economica ed efficace per contrastare minacce aeree, garantendo al contempo una maggiore protezione per le truppe sul campo.
Matt Cork, responsabile del programma Dstl, ha sottolineato l’importanza cruciale di questo passo in avanti nella capacità operativa dell’Esercito britannico, definendolo un momento cruciale nei loro sforzi di miglioramento delle tecnologie militari.
Sebbene il concetto di un’arma laser possa sembrare tratto da un film di fantascienza, la sua utilizzazione si concentrerà principalmente sulla difesa contro droni nemici e altre minacce aeree, piuttosto che su impieghi distruttivi di massa.
Secondo gli ingegneri di Raytheon, l’arma laser ha un costo di soli 10 pence per colpo, rendendola molto più economica rispetto ai missili convenzionali utilizzati finora. James Gray, CEO di Raytheon UK, ha commentato il successo del test dichiarando che questo sistema può non solo tracciare e attaccare obiettivi con precisione, ma può farlo anche mentre è montato su veicoli terrestri.
Il prossimo passo prevede test più approfonditi da parte dell’Esercito britannico nei prossimi mesi, al fine di valutare la prontezza di questa tecnologia per il campo di battaglia. L’industria della difesa britannica non è nuova all’uso dei laser, come dimostrato dal precedente sviluppo dell’arma DragonFire, che mira a rivoluzionare lo spazio di combattimento con la capacità di colpire bersagli a distanza anche superiore a un chilometro, con un costo contenuto di 10 sterline per colpo.
In sintesi, l’introduzione di armi laser ad alta potenza segna un passo significativo verso il futuro della guerra moderna, promettendo efficacia economica e operativa senza precedenti. La continua evoluzione di queste tecnologie non solo promette di migliorare la difesa nazionale, ma potrebbe anche influenzare il modo in cui le nazioni considerano e affrontano le minacce nel XXI secolo.
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