Tassa soggiorno: “Marino manda a picco il turismo di qualità”

Tassa soggiorno: “Marino manda a picco il turismo di qualità”. No allodioso balzello che per arricchire il campidoglio danneggia albergatori e turisti. Riceviamo e pubblichiamo. Strade sporche e piene di buche, trasporto pubblico al collasso con...




Tassa soggiorno: “Marino manda a picco il turismo di qualità”. No allodioso balzello che per arricchire il campidoglio danneggia albergatori e turisti. Riceviamo e pubblichiamo.

Strade sporche e piene di buche, trasporto pubblico al collasso con i black out della metro un giorno si e l’altro pure, mancanza totale di sicurezza. Non andiamo avanti per pudore nella lista delle indecenze di quella che dovrebbe essere la ‘Caput mundi’ e Marino che fa? Alza la tassa di soggiorno negli alberghi di prima categoria per risanare il deficit”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “Non sappiamo da chi sia consigliato il primo cittadino ma insieme al suo staff, non si rende conto che il misero guadagno che ottiene con tali metodi arreca un danno al turismo e all’immagine della Capitale? La tassa di soggiorno per gli alberghi a cinque stelle, quelli di maggior lusso, in un quadro tanto disastrato diventa un elemento ininfluente – continua Maritato – se pensiamo che le stesse strutture non arrivano neanche al numero di  trenta. Che guadagno si spera di ottenere? Ci chiediamo se sia stata prevista una valutazione delle entrate, prima di mettere le mani in tasca ai turisti. Piuttosto il primo cittadino ci informi dettagliatamente sui progetti posti in essere per promuovere il turismo di qualità. Il centro della città sembra sempre di più una casbah. In particolare, l’amministrazione di Roma Capitale dimostra di non tenere in alcun conto gli sforzi continui degli imprenditori, dando un colpo ferale ai loro sforzi e un messaggio negativo a chi sogna di visitare la città eterna, senza assolutamente incidere su un bilancio al cui risanamento si potrebbe ben contribuire eliminando sprechi e inefficienze”, conclude il presidente.



Scritto da: · Data aggiornamento: 31 Gennaio 2015

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