Un bebè palestinese di 18 mesi è morto nella notte tra giovedì e venerdì in un incendio doloso nel villaggio di Duma nei pressi di Nablus, in Cisgiordania. Rimasti gravemente feriti la madre e il fratello di 4 anni che sono stati ricoverati in rianimazione. Il padre ha ustioni sull’80% del corpo. Sulle pareti della casa è stato scritto in ebraico: “Vendetta” e “Viva il Messia”.
Secondo alcuni testimoni quattro individui, da loro ritenuti coloni ebrei, hanno lanciato bottiglie incendiarie. La situazione resta molto tesa e ora si teme un’escalation dalle conseguenze gravi. Quanto è accaduto, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” con l’assalto alla famiglia araba è un segnale preciso. Una caccia all’uomo alla quale bisogna replicare per dire «no alla violenza, no al razzismo e no alla vendetta.
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