È tempo di tornare al lavoro. Scopriamo i buoni propositi degli esperti di Curare la Salute per il rientro dalle vacanze. Anche in estate, gli italiani non rinunciano ai dolci, anzi: il 42% ne mangia in eccesso. Frutta, verdura e pesce rimangono invece i grandi esclusi dalle nostre tavole.
Dei circa 7 mila italiani che hanno effettuato il test sul sito www.curarelasalute.com scopriamo che anche in estate gli italiani non rinunciano ai dolci: il 42% (34% uomini e 44% donne) dei rispondenti al test ne mangia in eccesso. Nella stagione estiva, complice anche il caldo, il consumo di dolci può essere legato al desiderio di rinfrescarsi con un gelato, che viene favorito rispetto invece alla frutta, consumata in dosi insufficienti da circa il 67% degli italiani, mentre il 10% dichiara di non mangiarne affatto. Anche la verdura e il pesce, nonostante la bella stagione dovrebbe invitarne il consumo, vengono invece spesso esclusi dalla dieta degli italiani: il 62% dichiara di non mangiare mai pesce mentre il 76% mangia poca verdura.
Alla luce di questi dati gli esperti del comitato scientifico di Curare la Salute 2015 propongono 6 buoni propositi per il ritorno dalle vacanze, che possono essere approfonditi on-line su www.curarelasalute.com, dove gli utenti possono trovare, accanto al test della Piramide, tanti nuovi contenuti aggiornati e consigli per prendersi cura di sé, partendo da alimentazione e sani stili di vita:
“È sempre più diffusa la consuetudine di saltare la colazione del mattino, o di consumarla in modo sbrigativo e incompleto – sottolinea il Prof. Lucio Lucchin direttore unità operativa complessa di dietetica e nutrizione clinica, comprensorio sanitario di Bolzano e Membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 – La colazione del mattino, dopo le tante ore di digiuno della notte, costituisce il substrato energetico necessario per le attività fisiche e quelle mentali, come attenzione, concentrazione, prontezza di riflessi, richieste in una normale giornata di studio o di lavoro”.
“Ricerche scientifiche hanno evidenziato come la Dieta Mediterranea abbia effetti benefici sulla salute e nel 2010 è stata nominata dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità – spiega il Prof. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano e membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 – La piramide della dieta mediterranea, che è stata strutturata inserendo gli alimenti che compongono un pasto principale alla base e, via via a salire, gli altri alimenti necessari a completare il pasto, distribuiti a seconda che la frequenza di consumo consigliata sia giornaliera o settimanale, è un modello di riferimento molto utile e immediato per conoscere le giuste quantità da assumere dei principali alimenti e consumare quindi pasti equilibrati, senza compiere errori. Ad esempio, tra frutta e verdura bisognerebbe consumarne almeno cinque porzioni – aggiunge Carruba -quattro invece sono le porzioni giornaliere per pasta, pane, riso o cereali. Per quanto riguarda invece la carne bianca e il pesce le porzioni settimanali sono due”.
Dieta equilibrata è sinonimo di varietà di scelta degli alimenti. Non mangiare sempre gli stessi cibi, contribuisce all’assunzione dei nutrienti utili al benessere dell’organismo. Uno spunto per variare la propria dieta arriva, per esempio, dalla cucina etnica che ha portato sulle tavole degli italiani nuovi cereali e pseudocereali come amaranto, grano saraceno, quinoa, sago e manioca. “L’interesse verso questi alimenti è in crescita, grazie anche al contributo offerto da Expo 2015 – commenta il Dott. Francesco Gamaleri, del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Milano, Lodi e Monza Brianza e membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 – Da iniziali curiosità etniche questi cibi stanno gradualmente entrando a far parte delle nostre abitudini quotidiane, anche perché in molti casi sono compatibili con l’alimentazione delle persone affette da celiachia, patologia con una frequenza media dell’1% nella popolazione generale e il cui riscontro diagnostico è in crescente aumento in tutte le fasce di età.”
“Gli spuntini sono utili sia per spezzare la fame durante la giornata e arrivare con meno fame ai pasti sia per assumere tutti i nutrienti importanti per la nostra salute – spiega il Dott. Luigi Canciani, Responsabile Area Sanitaria Simg e Membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 – Mediamente il fabbisogno giornaliero di una persona si aggira intorno alle 2000 kcal, perciò, per non assumerle tutte concentrate nei soli 3 pasti ‘canonici’, è ideale suddividerle in cinque momenti, iniziando da una buona colazione, per proseguire con un piccolo spuntino a metà mattina, il pranzo, uno spuntino nel pomeriggio e la cena. Il mio consiglio per uno spuntino sano – aggiunge Canciani – è quello di consumare frutta, yogurt o cereali”.
“Per prevenire il rischio di carenze occorre prestare attenzione all’assunzione di alcuni nutrienti definiti essenziali perché il nostro organismo non è in grado di produrli, e fra questi vi sono vitamine, minerali e alcuni grassi polinsaturi” spiega il Prof. Michele Carruba “Laddove non sia possibile seguire un’alimentazione bilanciata un’integrazione nutrizionale può essere considerata un supporto adeguato. Gli integratori multivitaminici e multiminerali, completi e a dosaggi bilanciati, possono rappresentare un valido aiuto per far fronte a carenze nutrizionali, soprattutto in alcune fasi della vita, in funzione dell’età e del sesso”.
Infine, verifica le tue abitudini alimentari al rientro dalle vacanze con il Test della Piramide di Curare la Salute, metti in pratica i nostri suggerimenti e prova a rifare il Test tra qualche mese: potrai mettere a confronto i risultati e scoprire i miglioramenti! “Il test è stato elaborato a partire dalla Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea: rispondendo alle domande proposte, viene generata una piramide personalizzata, che permette di evidenziare l’aderenza o lo scostamento tra la propria alimentazione e quanto indicato dalla Dieta Mediterranea – conclude il Prof. Michele Carruba, firmatario, insieme al Prof. Carlo Cannella, della Nuova Piramide Alimentare INRAN 2009 – La piramide personalizzata permette poi di rivolgersi in maniera consapevole al proprio medio o farmacista per chiedere un consiglio mirato”.
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