In farina di mais e polenta Rapunzel trovate tracce di alcaloidi tropanici. Ritirata dalla vendita

Sicurezza alimentare. In farina di mais e polenta Rapunzel trovate tracce di alcaloidi tropanici. Ritirata dalla vendita. In campioni erano state trovate tracce di sostanze potenzialmente tossiche. Riceviamo e pubblichiamo. Dopo quello del burro di sesamo...




Sicurezza alimentare. In farina di mais e polenta Rapunzel trovate tracce di alcaloidi tropanici. Ritirata dalla vendita. In campioni erano state trovate tracce di sostanze potenzialmente tossiche. Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo quello del burro di sesamo TAHIN richiamato all’inizio del mese di febbraio, la RAPUNZEL estende la procedura alla farina di mais e polenta. Un secondo colpo durissimo essere costretti a un richiamo è una pesante tegola che può cadere sulla testa di un produttore. Due richiami in pochi giorni c’è il rischio che non siano una tegola a cadere, ma l’intero tetto. Viene da pensarlo leggendo l’ultima notizia arrivata sabato dalla Germania. Il sistema di allerta rapido del governo tedesco segnala il ritiro dagli scaffali dei supermercati a titolo cautelativo della “Farina di mais e polenta Rapunzel”. Sabato il gruppo con sede Legau (D) specializzato negli alimenti aveva decretato lo stop alla vendita in Germania, dopo che in campioni di farina erano state trovate tracce di alcaloidi tropanici, sostanze naturalmente presenti nelle piante ma potenzialmente tossiche.

I lotti richiamti sono :

Polenta e farina di mais 500 g:Data di durata minima 09.02.16

Farina di polenta e di mais, 10 kg:Data di durata minima 09.04.16

Minute polenta e farina di mais, 500 gData di durata minima 25.11.15

In un comunicato l’azienda parla di una misura puramente precauzionale, nell’ambito di un’ispezione ordinaria ufficiale interna all’azienda, anche perché non sono ancora chiari i metodi di misura del laboratorio tedesco che ha condotto l’analisi. A rischiare in questo caso sono soprattutto i soggetti sensibili anche a concentrazioni considerate innocue per altri.Gli alcoloidi sono sostanze organiche di tipo amminico, prodotte dalle piante, e rappresentano un vasto numero di costituenti, riscontrabili nel 10-15% delle piante conosciute, con una quantità media dello 0,01%. Quasi assenti nelle Gymnosperme, nelle Angiosperme, si trovano maggiormente nelle Papaveraceae e nelle Solanaceae.E’ senza dubbio il gruppo dei metaboliti secondari delle piante più studiato, anche perchè, alcuni alcoloidi sono di “uso comune” nella vita quotidiana di molta gente, come la Caffeina o la Nicotina.E’ la categoria di sostanze più potenti del regno vegetale ed è una preziosa fonte in campo farmacologico, visti i numerosi utilizzi e le conclamate applicazioni di alcuni di questi ( vinblastina della Pervinca rosea e il tassolo del Tasso come antitumorali, la chinina come antimalarica, ecc… ).Gli alcaloidi sono molto differenti tra loro, per cui risulta piuttosto difficile catalogarli in toto.Tendenzialmente è possibile affermare che, a parte qualche eccezione, sono sostanze a carattere basico , conferito dalla loro matrice azotata. Quasi tutte sono insolubili in acqua, ( tranne alcune come la caffeina, derivato della xantina ) sono solubili in solventi organici di media polarità ( cloroformio, etere ) e in alcool. Si possono trovare in tutti gli organi della pianta, specialmente nei semi, nella corteccia, nelle foglie e nelle radici. Gli alcaolidi, nella pianta, svolgono una funzione protettiva contro gli animali, gli agenti microbiologici e hanno una funzione simil-ormonale.In ambito farmacologico svolgono principalmente funzioni a carico del SNC ( depressivi, eccitanti ), del sistema circolatorio, gastrointestinale, hanno funzioni spasmolitiche e possono avere funzione antifungina, antitumorale e antibiotica. In campo erboristico le droghe contenenti alcaloidi risultano spesso sconsigliate o comunque limitate da bassi dosaggi, in quanto sono sostanze piuttosto “potenti”, utilizzabili più in ambito farmacologico che fitoterapico.Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia i consumatori, chiunque avesse acquistato questi prodotti è invitato a non consumarli e a consegnarli al rivenditore.



Scritto da: · Data aggiornamento: 21 Febbraio 2015

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