Forex: è guerra dei cambi tra Fed e BCE

In questo ultime settimane si è andato delineando lo scenario internazionale che dominerà tutto il 2015 (e forse non solo): la guerra dei cambi tra Fed e Bce. Da un lato abbiamo la Banca Centrale Europea che sta cercando in tutti i modi possibili di...




Forex: è guerra dei cambi tra Fed e BCE

In questo ultime settimane si è andato delineando lo scenario internazionale che dominerà tutto il 2015 (e forse non solo): la guerra dei cambi tra Fed e Bce. Da un lato abbiamo la Banca Centrale Europea che sta cercando in tutti i modi possibili di indebolire l’euro, tenere bassi i rendimenti dei titoli di stato e mantenere l’inflazione media intorno al 2%.

Dall’altro abbiamo una Fed che, in seguito alla forte rivalutazione del dollaro, ha deciso di mantenere un atteggiamento cauto per evitare che la valuta si rafforzi troppo danneggiando le imprese americane esportatrici.

Una guerra che sta generando scambi incredibili sul mercato del forex. Come giustamente rilevato da forexmoz.com , il cambio euro/dollaro è tornato a quota 1,08 (dopo essere sceso, la scorsa settimana, sotto 1,05). Tuttavia, secondo i principali analisti del settore, si tratta di un riassetto dovuto a diversi fattori (chiusure di posizioni aperte sul breve periodo e speculazione sui titoli) ma il trend continua ad essere negativo.

Le previsioni più rosee davano un cambio euro/dollaro sulla parità per la fine del 2015 ma, come abbiamo potuto vedere, ci siamo andati molto vicini già a Marzo con ben 9 mesi di anticipo. E, se il trend dovesse riprendere, non è detto che non ci si possa arrivare già ad Aprile.

Insomma anche il prossimo mese si prospetta molto interessante per quel che riguarda il forex con novità che potrebbero davvero condizionare l’economia mondiale. Da monitorare, però le mosse della Germania che ha già manifestato i suoi dissapori per l’eccessiva velocità con cui l’euro si sta svalutando e potrebbero esserci forti pressioni su Draghi per rallentare il piano di acquisto di titoli relativo al quantitative easing.

Da verificare, anche, la vicenda relativa alla Grecia: in queste ore si sta assistendo ad una vera e propria fuga di capitale al punto tale che lo stato potrebbe valutare, secondo bloomberg, la possibilità di attuare dei controlli sui pagamenti per arrestare questa emorragia di capitali.

Secondo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, la situazione della Grecia diventerà drammatica dopo il 9 aprile, quando Atene dovrà restituire al Fondo monetario internazionale una tranche di ben 467 milioni di euro. Insomma le variabili in gioco sul fronte del forex sono davvero moltissime. Molto dipenderà dalla capacità della Banca Centrale Europea di riuscire a mantenere gli obiettivi relativi alla stabilità finanziaria ed economica (vedi inflazione)… sempre Germania permettendo.



Scritto da: · Data aggiornamento: 23 Marzo 2015

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