11 Settembre: il sindacato Conapo commemora eroismo Vigili del Fuoco e si rivolge a Renzi

Roma 11 settembre 2016 – L’ 11 settembre è la data che ha cambiato la storia del mondo in quanto al terrorismo ma è anche la data sinonimo dell’eroismo dei pompieri. Alle Twin Towers hanno pagato un tributo di 343 morti, salendo in controcorrente...




Roma 11 settembre 2016 – L’ 11 settembre è la data che ha cambiato la storia del mondo in quanto al terrorismo ma è anche la data sinonimo dell’eroismo dei pompieri. Alle Twin Towers hanno pagato un tributo di 343 morti, salendo in controcorrente a chi fuggiva e riuscendo a salvare molte persone. E’ la mission di tutti i pompieri e quelli italiani non sono da meno, non è solo una questione di terremoto da di oltre 800 mila interventi ogni anno per la sicurezza dei cittadini. Al motto “ove tutti fuggono io vado” li abituano gia’ al corso di ingresso. La loro preghiera recita “il rischio è il nostro pane quotidiano, un giorno senza rischio non è vissuto”. Ma i vigili del fuoco italiani rappresentati dal sindacato Conapo si sentono dimenticati dalla politica, sempre pronta a sfruttarne l’immagine nelle emergenze e altrettanto veloce a sparire quando sono loro a chiedere aiuto.

Non chiedono privilegi ma essere in piena efficienza di uomini e mezzi e bussano da tempo invano al premier chiedendo pari trattamento con gli altri corpi in quanto a retribuzioni e pensioni (non un centesimo di più). Il sindacato Conapo ha fatto emergere pubblicamente che esiste una differenza di 300 euro al mese rispetto alle già sottopagate forze di polizia e che ai pompieri mancano i riconoscimenti previdenziali degli altri corpi. Renzi e Alfano li avevano anche dimenticati nel bonus sicurezza da 80 euro, salvo correre ai ripari dopo le proteste del Conapo. Secondo il sindacato mancano 3 mila uomini e le assunzioni non bastano a coprire i pensionamenti. Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo oggi commemora il ricordo di tutte le vittime dell’11 settembre compresi i 343 pompieri. Sui vigili del fuoco italiani però non le manda a dire al premier Renzi e ai ministri Alfano e Madia: “siamo esasperati, noi onoriamo la nostra uniforme 24 ore su 24 e non solo al terremoto, ma il governo faccia altrettanto e ci tratti come gli altri corpi in quanto a retribuzioni e pensioni”. E Brizzi si rivolge anche al ministro del lavoro Poletti: “si occupi anche delle nostre pensioni visto che la materia è ora in discussione e estenda ai vigili del fuoco tutti gli istituti che hanno gli altri corpi“. Per questo il sindacato dei vigili del fuoco giudica insufficiente l’annuncio di Renzi di aver stanziato 100 milioni di euro per l’ammodernamento dei mezzi “che ormai erano allo sfascio” e chiede di risolvere una volta per tutte il problema della sperequazione rispetto agli altri corpi. Cosi Antonio Brizzi ha risposto ieri all’annuncio di Renzi: “se sei veramente il Presidente del Consiglio mettici, non solo gli abbracci, ma la faccia fino in fondo, e riconosci finalmente ai vigili del fuoco la stessa dignità lavorativa degli altri corpi in quanto a retribuzioni e pensioni e te ne saremo grati”.



Scritto da: · Data aggiornamento: 11 Settembre 2016

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